ho cura di me perché ho cura di te.
Come una casa ben curata è una casa accogliente, una persona ben curata è una persona accogliente: avere cura di noi stessi è il primo modo di avere cura degli altri. È un costume antico e forte: tutta la cura che pongo nella mia persona è il mio modo per dirti subito che avrò cura anche di te, della tua persona, del tuo lavoro e dei tuoi risultati. Avere cura è il mio modo naturale di vivere.
Come una casa ben curata esprime chi la abita, anche la nostra immagine non deve essere esterna a noi, ma l’espressione di noi stessi con gli altri. Non è solo apparenza. Il mio modo di salutare, di sorridere, di presentarmi, di vestirmi oppure di sistemare il mio ufficio esprime quello che sono, i miei valori, la mia cura nel lavoro, l’eccellenza che pongo in tutto quello che faccio. Un ufficio con le foto della mia famiglia e dei miei bambini dice subito molto di me, e chi vi entra avrà immediatamente accesso al mio modo di percepire i miei affetti più forti. Capirà subito quanto la mia sfera privata sia importante per me e quanto lo è la mia famiglia.
Il manager il cui ufficio sia tappezzato di ritratti di uomini celebri: Gandhi, Kennedy ecc, dichiara chiaramente la sua ambizione. Esprime una certa dimensione del suo lavoro, aprendosi al mondo e traendone il meglio di quello che gli hanno portato i suoi modelli. La cura di sé, l’immagine che esprimiamo, noi stessi, accogliamo o respingiamo gli altri attraverso il nostro modo di comunicare, di lavorare, attraverso i nostri valori e le nostre regole. Questo avrà ripercussioni dirette sulla percezione che gli altri avranno di noi e sui loro comportamenti, sui miei risultati e sui risultati di chi lavora con me. Se non trasmetterò sufficiente fiducia, affidabilità e competenza, se non saprò ispirare con i miei comportamenti gli altri, tutto il mio lavoro di relazione verrà compromesso e le mie prestazioni, come quelle delle persone con cui lavoro, saranno sabotate. Questo può avere effetti catastrofici in una dimensione sociale e competitiva dove basta poco per vincere o perdere.
L’immagine riguarda tutto quello che l’altro può percepire di me osservandomi, parlandomi, semplicemente sentendo la mia presenza nella sala. Si tratta della dimensione fisica, esterna della mia persona, ma anche della dimensione più intima e inconsapevole: i miei atteggiamenti, i miei comportamenti, il mio stile, ecc. Si tratta della mia dimensione sociale e “social”. Anche se le ignoriamo, queste percezioni che gli altri hanno di noi comunicano lo stesso. Ognuno di noi esprime un’immagine professionale, al di là del proprio tipo di lavoro: il manager amministrativo come il manager di vendita, il commesso di negozio come l’imprenditore. Tutti concorrono al risultato personale ed aziendale, tutti possono essere molto più efficaci e più appagati attraverso la cura di sé.
La cura di sé è il risultato. La cura di te è il tuo risultato. Qualunque sia il nostro obiettivo, non compromettiamolo con una bassa cura della nostra persona nell’accezione più ampia: personale, professionale e sociale.
Ma come fare?
L’efficacia nell’essere curati, nel curarsi di sé, è a portata di mano: la chiave è comprendere che non si tratta “solo di immagine”, ma di una cura di sé che passa attraverso l’abbigliamento quanto attraverso i comportamenti, si imprime nei modi e nei valori che esprimiamo, che ognuno di noi è. Si estende alla vita personale e professionale, fino ai confini sempre più labili della nostra esistenza virtuale sui social. Non possiamo e non vogliamo essere diversi da noi stessi, ma possiamo e vogliamo ritrovarci migliori, più forti e più appagati. Gli altri, tutti gli altri, riconosceranno più facilmente il nostro valore e il nostro stile.
Programma del corso di Formazione per la Cura di sé e Risultati Professionali.
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